Gubbio – La Città dei Matti

Questa uscita fuori porta nasce dalla solita voglia di non passare un’altra domenica a spasso per le strade della mia città, o addirittura in casa.
Di sabato pomeriggio, con “Google Maps” alla mano, una vaga idea ce l’avevo già.
Nella mia mente era un bel giro per i borghi abruzzesi. Se non fosse che la domenica mattina, mi sono svegliata con una “magnifica” coltre di nebbia pronta a distruggere ogni piano. Cosa fare? Dove andare? “Google Maps” ha lasciato il posto alle “Previsioni Meteo” e ho cercato il luogo più vicino in cui non era prevista nebbia =)
Ebbene sì, è andata proprio così… Il cielo sereno mi ha portato a Gubbio, e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta che voglio raccontavi, cercando di elencarvi cose da non perdere, e curiosità incontrate per strada.

Tanto per cominciare dovete sapere che Gubbio è anche detta “la città dei matti” per via dell’indole un po’ disinvolta e spensierata dei suoi abitanti. Se poi lo sono realmente non lo so, ma una cosa è certa, sono di una simpatia e di una disponibilità uniche. Vi assicuro che ne rimarrete incantati. Ci sanno proprio fare!

Lasciate la macchina nella parte bassa del paese (ci sono parcheggi, sia gratuiti che a pagamento) e iniziate a salire in città percorrendo uno dei vicoli che vi troverete davanti. Tutte le strade portano al centro, perciò, niente paura, non vi perderete! E non impazzite nemmeno a cercare la strada più breve o consigliata; il bello sta nel vagare senza mèta e fare inaspettate scoperte.

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La prima cosa che mi è capitato di incontrare è la piccola fontana situata a Largo Bargello, in cui si trova l’omonimo palazzo. È proprio qui che l’appellativo “città dei matti” trova la sua massima espressione. La tradizione, infatti, vuole che una volta arrivati in questo luogo dovete fare tre giri di corsa intorno alla fontana e poi bagnarvi con l’acqua della stessa. Così facendo conquisterete la patente dei matti, che potrete ritirare nelle botteghe lì accanto.

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Da qui è possibile procedere verso Piazza Grande; probabilmente una delle piazze più panoramiche che io abbia mai visto.
Qui si trova Palazzo Pretorio e il Palazzo dei Consoli, che oggi ospita il Museo Civico. Il palazzo doveva sorgere in un luogo che fosse vicino a tutti i quartieri della città e per questo motivo venne costruita la piazza in un luogo così insolito e sospeso. Dalla parte bassa di Gubbio potete notare gli archi che sembrano sostenere la piazza. Non dimenticate di buttarci un occhio prima di andare via!

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Proseguendo la camminata, continuando a salire, troverete il Palazzo Ducale e il Duomo, simboli per eccellenza della storia eugubina.
Dal centro della città, inoltre, è possibile prendere la funivia che vi porterà in cima al Monte Ingino, dove si trova la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio.
Una gabbietta in cui entrano al massimo due persone vi regalerà un viaggetto sospesi nel vuoto con vista sui tetti! È proprio questa la chiesa in cui sono conservati i ceri, protagonisti della famosa festa che ogni anno, in primavera, popola il paese.

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Altra cosa da non lasciarvi sfuggire è la visita al Parco Ranghiasci, una passeggiata lungo le vecchie mura, che vi farà scoprire la città sotto differenti prospettive.

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Consiglierei di visitare Gubbio sotto il periodo natalizio. Devo dire che qui il Natale è veramente sentito. Se arrivate di sera non potete non notare l’albero di Natale più grande del mondo, che illumina il monte Ingino. E poi c’è l’incantevole Quartiere di San Martino che ospita, da Dicembre a Gennaio, un presepe a dir poco meraviglioso! Statue a grandezza naturale popolano ogni angolo del quartiere e la dovizia di particolari negli addobbi lascia senza parole.

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Come sempre, ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto culinario. E vi assicuro che qui c’è da uscirne matti per tutte le specialità che non dovete lasciarvi sfuggire!
Sughi di carne e cacciagione, stringozzi, tagliatelle, salumi e formaggi li troverete in tutti i menù di ristoranti e trattorie sparsi per il paese. Stesso discorso vale per il tartufo bianco e nero che potrete assaggiare e acquistare anche nelle varie botteghe, e in tutte le salse possibili e immaginabili.
E poi c’è la crescia, una sorta di piadina che viene condita a piacimento con carni o salumi vari. Insomma, se siete amanti della buona cucina, quella tradizionale, semplice e dal carattere deciso, siete nel posto giusto!

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Che dirvi, a me Gubbio è piaciuta molto. Un’incantevole scoperta che ricorderò con piacere e in cui spero di tornare.
Spero di aver incuriosito anche voi e che, se ancora non ci siete andati, riusiate a visitarla. E non perché spinti dall’ applicazione delle “Previsioni Meteo”, ma perché ne vale davvero la pena  😉

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Se siete curiosi di vedere l’intero album fotografico lo trovate qui

Ad ogni nuovo inizio!

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Si fa sempre un po’ fatica ad abbandonare il clima natalizio ma, come per la maggior parte delle cose, c’è un inizio e c’è una fine. E forse il bello è anche questo.
La “fine”, in fondo, ci aiuta a non essere schiavi dell’abitudine, della monotonia. Ci spinge a cambiare, a metterci alla prova, a rischiare. Quante volte, dietro alla parole “fine”, avete trovato un nuovo inizio?
Io, nel frattempo, ho riposto nell’armadio i miei vestiti natalizi per indossare quelli invernali, pronta ad un nuovo inverno, ad un nuovo inizio. Vi piacciono?
A tutti voi una buona serata e un augurio per ogni nuovo inizio!