Inside Out

Inside-Out

“Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedervi che cosa gli passa per la testa?”
Inizia così Inside Out, il nuovo film di animazione della Pixar. Un viaggio emozionante nel vero senso della parola, dove protagoniste indiscusse del cartone animato sono le emozioni, quelle che vivono nella nostra mente e che determinano le nostre giornate. Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto lavorano sodo tutto il giorno affinché la piccola Riley riesca ad affrontare la giornata nel migliore dei modi, cercando di farle collezionare più sorrisi possibili.
La vita però, anche nei film, è bella perché è varia.
E allora arriva il giorno in cui Riley è costretta a trasferirsi dal Minnesota a San Francisco, affrontando quindi la nuova città, la nuova la scuola, i nuovi amici, una nuova vita. E sarà proprio in questa fase così critica che Gioia e Tristezza finiranno per errore in un’altra parte del cervello.
Il film racconta il loro viaggio di ritorno al quartier generale nella speranza di far tornare Riley la bambina che era prima, rimasta a questo punto con la sola compagnia di Paura, Rabbia e Disgusto.
Come ogni pellicola Pixar che si rispetti, anche questa è in grado di parlare al mondo dei bambini ma, anche e soprattutto, a quello degli adulti.
I buffi personaggi, gli amici immaginari, l’animazione, la fantasia e la simpatia avranno sicuramente la meglio nell’universo infantile, ma è andando più in profondità che ci sarà ampio spazio per la coscienza dell’adulto.
C’è infatti quel fatidico passaggio dall’infanzia all’adolescenza, costellato di paure, insicurezze, ansie, gioie e tristezze; ci sono le nuove sfide, i rapporti umani in continuo divenire. Ci sono le personalità che ognuno di noi nasconde e rivela a suo modo, c’è il mondo dei sogni, dell’inconscio, dei dejà vu, la memoria a lungo e a breve termine.
E come in tutte le opere firmate Pixar anche questa volta nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio ha un suo perché, nulla è scontato e nulla rasenta la banalità, sia nella grafica, che nella storia.
Inside Out va oltre quello stereotipo di “vita rose e fiori” che i media ci propinano e che, purtroppo e per fortuna, non esiste. La vita, come mostra anche il film, non si nutre di sola Gioia, ma ha bisogno di tutte le altre emozioni.
È solo provando la tristezza che riusciamo a capire e ad apprezzare ancor più la gioia e viceversa. Non si può apprezzare la bellezza o l’importanza di un sorriso se non si conosce la lacrima, o della luce se non si conosce il buio, o delle vittorie se non si conoscono le sconfitte.
Ed è senza dubbio questo il messaggio più grande che il film sembra volerci trasmettere e che, a tal proposito, definirei geniale.
Inside Out è divertente, è sorprendente, è esilarante, è quello che non ti aspetti.
Inside Out è imprevedibile, ma soprattutto imperdibile!

7 pensieri riguardo “Inside Out

  1. Anche io l’ho apprezzato tanto, la tristezza che fa assaporare i momenti di gioia!
    p.s. Però la scena dell’adolescente maschio, dove nella sua testa scoppia il caos davanti ad un ragazzina è esilarante!!!!!

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