Vietri di Potenza – Vi Racconto “Tipica”

È calato il sipario sulla quinta edizione di Tipica a Vietri di Potenza, il percorso enogastronimico che valorizza l’olio e le tipicità vietresi.
Chi mi segue ha avuto modo di vedere già qualcosa, ma oggi sono qui per raccontarvelo con la dovuta calma. Sono state due giornate molto intense, ricche di cose da fare, da vedere, ma soprattutto da assaggiare!
La manifestazione è sicuramente lo spettacolo più grande, ma la cosa più bella è stata il poter partecipare al backstage, poter vedere cosa c’è dietro, come avviene la preparazione, e la coordinazione.
Come ripetuto più volte in questi giorni, quello che più mi ha colpito è stato vedere le signore e ragazze del posto preparare cavatiedd e parmariedd, pasta tipica della zona, fin dalle prime luci del mattino. Tutte insieme, con una passione ed una maestria indescrivibili!

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Il percorso si snodava per quasi un chilometro e mezzo, tra i vicoli del centro storico; riuscite ad immaginare quante cose ho avuto modo di assaggiare?
Ciambottla, fiori di zucca, strufoli, provolone ‘mpiccat, cauzun c la minestra, patat ross, strufoli e olio, sono solo alcune delle prelibatezze che non conoscevo e che sicuramente meritano un assaggio…anche più di uno!

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Ma Vietri di Potenza è anche altro…e allora, se capitate da queste parti, non perdetevi una passeggiata nel sottobosco fino a raggiungere la cascata del Vallone del Tuorno. Il percorso è abbastanza semplice, ed è un’ottima via di fuga dalle calde giornate estive.

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C’è un’altra cosa che merita una menzione speciale, ed è il Convento dei frati minori Cappuccini, edificio del 1652, costruito su una collina che domina l’intero paese e la Valle del Melandro. Qui ho avuto modo di dormire (ed è un’esperienza che consiglio a tutti!) e di conoscere Padre Tommaso che mi ha portato alla scoperta della storia e dei segreti del convento stesso, come lui stesso ha amato definirli.
Tra le più importanti, una spina della corona di Cristo, preziosamente conservata, uno splendido reliquiario settecentesco celato dietro un dipinto scorrevole (vi assicuro che è stata una sorpresa incredibile!) e una biblioteca in cui ancora si conservano volumi del 1400.
Vivere in quel luogo, anche se per poco tempo, ascoltare le parole e i racconti di Padre Tommaso, la sua giornata tipo, la vita in convento, respirarne la pace del luogo è stata un’emozione unica che consiglio a chiunque ne abbia l’occasione.

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Da Vietri di Potenza mi porto a casa questo e molto altro perciò il mio grazie va a…
al Comune, al Sindaco e a tutte le Associazioni, per l’ospitalità e accoglienza,
a Padre Tommaso, per la sua dolcezza e per avermi accolta in quel mondo a me lontano,
ad Elisa, Antonella e Federica, le altre blogger che erano con me e con le quali ho condiviso questa esperienza,
ad Antonio, Angelo, Vito, Laura, Fabio, Franco, Gerardina e Chiara per la loro simpatia e disponibilità (chiedo venia se ho dimenticato qualcuno, o sbagliato qualche nome, non è semplice imparare così tanti nomi in poco tempo ^_^),
a Maria del ristorante Triclinum, al Mary Rosy Bar, e Antonia del Woodpecker’s per i loro pranzi e colazioni, deliziosi! (Il cappuccino buonissimo!!),
al panificio Marsico per la loro disponibilità e per l’inconfondibile pizza rossa!
a tutti gli abitanti del paese per la loro simpatia e curiosità. (Dopo mezza giornata mi sembrava di conoscere già tutti da una vita =) E i vecchietti che si divertivano a farsi fotografare erano fantastici!
ultimo, ma non meno importante, a Claudio, per la sua pazienza, dedizione e gentilezza. E per il suo essere un ottimo cicerone!

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                                                         Grazie Vietri di Potenza!!!

Altre foto, video e riferimenti li trovate nella pagina Facebook TrentaduePerle

7 pensieri riguardo “Vietri di Potenza – Vi Racconto “Tipica”

      1. Ed impedire il trivellamento alla ricerca del suo poco petrolio che qualcuno sta facendo (?). Non so bene come sta adesso la questione di questo scempio. I peperoni cruschi (mi pare si chiamino così) c’erano? Io li ho assaggiati a fine ottobre di qualche anno fa. Sono a dir poco deliziosi

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