La Meccanica Del Cuore

La Meccanica del Cuore

È il 1874 e, in una vecchia casa arroccata sulla collina di Edimburgo, si sta consumando la notte più fredda dei tempi. È in questa notte che viene al mondo il piccolo Jack, ma il suo cuore è congelato. Sarà la tanto ripudiata, ma al contempo adorabile levatrice Madeleine a salvargli la vita, sostituendo il suo cuore con un cucù. L’ingegnoso meccanismo però è di una fragilità disarmante, soprattutto se costretto a fare i conti con le emozioni, e il casuale incontro con una bizzarra e dolcissima cantante dell’ Andalusia ne sarà la prova. Il suo cuore-cucù inizia a battere come non mai e, da quel momento in poi, parte un frenetico viaggio per l’Europa, alla ricerca della cantante persa di vista, e contemporaneamente, un viaggio in quella terra sconfinata chiamata Amore.

L’amore è una terra sconosciuta, una terra di piacere, di dolore, di passioni e sconfitte, una terra che non si finisce mai di conoscere, e dalla quale non si finisce mai di imparare. È una terra sconfinata nel vero senso della parola, e come tale, si mostra in ogni sua forma. C’è l’amore indissolubile per la casa, quello incondizionato per gli amici, compagni di viaggio di una vita, quello inspiegabile per la persona che fa battere il cuore, quello desiderato, e al contempo odiato, nei confronti di chi non accetta la diversità.
Ed è forse la diversità l’altro grande tema del libro. È una diversità che fa paura, che fa sorridere, che fatica ad essere accettata, che ammalia, che ostacola, che è impossibile dimenticare, perché in fondo non rende diversi, ma unici.

Il tutto è molto meno smielato di quanto io lo stia descrivendo, ed è molto più profondo di quello che sembra, almeno a mio avviso. Una perla dai toni color pastello..una dolce favola che gentilmente si posa sulla nostra coscienza, e che, a discapito delle molte critiche, va presa come tale, senza troppi “perché”.

Perché…?

Perché è l’unico modo per poter assaporare quel misterioso piatto chiamato Emozione.
Perché vederci poco è un gioco. Per i baci e le canzoni gli occhi vanno chiusi.
Perché c’è sempre un momento ridicolo e piacevole in cui si crede nell’impossibile.
Perché a volte è bello togliersi gli occhiali e vedere il mondo con qualche grado in meno, per poi perdersi nell’indefinito.

9 pensieri riguardo “La Meccanica Del Cuore

Lascia un commento